La Musica e la "poetica"
l'altra arte di Tarciso Merati
Durante la sua permanenza all 'atelier dell'opsedale psichiatrico, Tarcisio Merati suonava spesso il pianoforte, a volte lo xilofono in legno, e a volte forse anche il vecchio contrabbasso (prima che lo stesso si scordasse definitivamente):
Luca il figlio di Cristini ebbe la bella idea di registrare con un vecchio registratore a cassetta una improvvisata Jam session del nostro.
Realizzata nel 1980 questa registrazione amatoriale venne titolata dallo stesso: “Quando il mio principe tornerà”, e si occupa della “strampalata” performance musicale di alcuni ospiti dell’ ONP con l’ausilio degli strumenti presenti nell’atelier, In buona parte si tratta delle musiche al pianoforte di Tarcisio Merati, qua e la accompagnati dallo Xilofono in legno di Walter Riva (che andava e veniva dal concerto…) e di Luigì (il terzo “musicista” di cui non ricordiamo il cognome) che assisteva appoggiato al citato grosso contrabbasso (già senza corde!) tutte dotazioni strumentali dell’atelier.Merati come noto scriveva musica; la sua musica , con il suo rigo e le sue note più che dodecafoniche…e di conseguenza la sua diteggiatura allo strumento riflette tale “ordinata” anarchia fatta di perpetuam quasi minimaliste di ossessive scale a sali-scendi.
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Brano lato A nr. 3

Brano lato A nr. 9

In preparazione anche una sorta di piccolo vocabolario "Coccoliniano"
intanto gustatevi qualche piccolo esempio:
Dorynello, Divrimillo, Docrinello, Favenello, Fauryllymo, Fadryllino, Mycrysello, Mivrynello, Redyrello e Sovrynello....